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Anche in mezzo al mare*, magari
*mare: mondo complementare alla terra con le sue pianure e i suoi abissi, valli, altipiani, montagne e agglomerati, ricco di selve di alghe e praterie di posidonie nei quali pascolano branchi di pesci scintillanti. Altri volano sopra le nude rocce muovendo le pinne come ali, guardando il granchio che si porta il cibo alla bocca con le mani, come un umano.
Su un isola*
*isola: appoggio nella vasta distesa dell’acqua rocca di roccia grigia e bruna, abitata da pochi e da tanti ospiti. Sagoma che prima si staglia all’orizzonte e poi si stende sotto i piedi, permette lo stare in uno spazio circoscritto e l’osservare da distanza le sponde del passato
Tra una vita e l’altra.
Sospendere
Il filo, smettere di tessere e
Di tramare.
Lasciare disfarsi i castelli di carta e
Di sogni*
*sogni: dei progetti di realizzare ideali e visioni il sole e l’acqua hanno lasciato il corpo, impregnato di sale, che ricorda il dondolio delle onde e l’abbandono quando la sera si appoggia sul letto. Il corpo che dorme sogna le ombre azzurre che corrono sui fondali della vita. Le ombre pesanti passano veloci al vento, tutto scorre e l’essere diventa un ondeggiante presenza.
Per toccare la realtà*.
*realtà: lo sfondo sul quale si svolgono i scenari della vita è assai pittoresco. Occhi che riposano sul mare smeraldo. Pareti di rocce brunastre sulle quali si aggrappano macchie di macchia e agavi pendenti. Barche a vela e pescherecci che scivolano all’orizzonte. L’ospite osserva le sagome delle terre lontane del passato per sondare la profondità dell’assenza.
Poi ritornare* …
*ritornare: la nave ancora dondolante approda alla vecchia vita. Ancora leggera e galleggiante si tocca la terra con piede esitante, forte del silenzio della lontananza si inizia ad esplorarla alla ricerca del non ancora visto.